lunedì 30 novembre 2009

I grandi del calcio/ vol. 2

Seconda puntata dedicata ad un interista, se prima di lascirci non si è tesserato col Milan per far morire uno di loro... Personaggio di grande ironia e brillantezza ha lasciato veramente un grande vuoto in questo calcio moderno:
Giuseppe (Peppino) Prisco (1921 – 2001), avvocato italiano e vice-presidente dell'Inter.

Il Genoa non vuol più incontrare l'Inter a San Siro? Che vada in serie B! (citato in AA. VV., Quelli che il baciccia, Fratelli Frilli Editori, Genova 2002)
Come finirà Milan-Juventus? Non so, non mi interesso di squadre minori.
Un pronostico per Juventus-Milan di questa sera? Spero perdano entrambe.
La partita di Coppa dei Campioni interrotta a Marsiglia da un improvviso black-out dell'illuminazione, che i rossoneri non vollero riprendere:
«Sto preparando lo striscione del Milan Club Marsiglia. C'è già lo sponsor: l'Enel». «Se dovessi difendere il Milan per quanto ha combinato a Marsiglia, chiederei una perizia per incapacità di intendere e di volere».

Se lo scudetto non potesse andare all'Inter, farei certo il tifo per l'altra squadra di Milano: la Scarioni, nella quale ho giocato anch'io.
Il Milan primo in classifica? Un refuso tipografico.
Vedere Milan-Cavese 1-2 del 1982 in televisione, con i cugini in B è una cosa che fa molto bene a chi è malato.
Il Milan? Cos'è?
La speranza per il futuro? Vorrei che chi mi incontra per strada mi gridi in faccia: "Peppino campione d'Italia". Sogno lo scudetto. E, visto che ci sono, anche il Milan di nuovo in serie B. Così mi vendico anche di Teo Teocoli. Uno bravo che mi imita bene e con simpatica correttezza. Mi mette di buon umore. Giacca da camera a parte.
Ho una scaramanzia. La domenica compro la Settimana enigmistica e cerco di risolvere i quesiti della sfinge. Credo che riuscendoci l'Inter poi vinca.
L'interista più simpatico? Giacinto Facchetti. Fece un gol al Napoli in mezzo alla nebbia e venne a cercarmi a bordo campo per abbracciarmi. Ci mise tre minuti per trovarmi.
Il Milan in B. E per ben due volte: una... a pagamento e una... gratis. Sono dell'idea che una retrocessione cancelli almeno cinque scudetti conquistati e che la vittoria di una Mitropa Cup elimini i residui.
Tutti i miei figli sono interisti. Una volta mi hanno chiesto se mio figlio Luigi avesse tifato per il Milan. Ho risposto: Lui ha gli occhi azzurri ed è chiaro di capelli, mentre io ero scuro e ho gli occhi neri. Se Luigi avesse tifato Milan, avrei chiesto la prova del sangue. Perché a quel punto non mi sarei fidato neanche di mia moglie.
La vittoria più emozionante. Le tre coppe Uefa, la prima perdendo il ritorno a Roma per 1-0 e soffrendo terribilmente. Il giorno dopo mia figlia lesse sui giornali: Aggredito Peppino Prisco. Arrivai a casa e quasi si stupì che fossi vivo. In realtà mi avevano tirato un'asta di una bandiera, roba da nulla.
Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai.
In tanti aspetti, a cominciare dal modo unico in cui sa segnare, Ronaldo mi ricorda Meazza, il quale commise solo un errore: accettare il trasferimento al Milan. Sono sicuro che Ronaldo mai potrebbe essere indotto in una simile tentazione. Uno grande come lui può indossare una sola maglia: quella nerazzurra.
I tifosi interisti non si preoccupino, dopo tanti anni in questa società posso affermare che la serie B non è nel nostro codice genetico.
La formazione ideale di tutti i tempi: "Zenga, Burgnich, Facchetti, Guarneri, Picchi, Bedin, Friore, Matthaeus, Mazzola, Suarez e Corso. Non ho incluso Meazza, il più grande di tutti, e Ronaldo perché li considero fuori concorso. Una gioia per gli occhi".
L'errore più grande dell'Inter. Cedere Roberto Carlos e non comprare Platini: era già nostro.
Il rigore negato in Juventus-Inter? Non è stato assolutamente un furto. In realtà si è trattato di ricettazione.
Lo 0-6 nel derby? Non ricordo. E poi i giornalisti ne inventano sempre tante.
Il presidente vorrebbe un 3-0. Io invece nei confronti dei milanisti sono più generoso, mi accontento di una vittoria su autorete allo scadere. [quel derby fu vinto dal Milan che vinse su autorete di Bergomi allo scadere]
La delusione di quest'anno per me sono Milan e Juventus. Vanno troppo forte, sono molto deluso.
Il decennio di vittorie milaniste? Stranamente, mi ricordo solo le partite che hanno perso.
La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna.
Ci vorrebbe qualche supposta di pepe di cayenna per rivitalizzare qualcuno dei nostri giocatori.
I festini a luci rosse dei giocatori dell'Inter? Non ne so niente, quando escono non mi chiamano mai.
Prima di morire mi faccio la tessera del Milan, così sparisce uno di loro.
Chiedo scusa ai miei genitori, ma in mezzo alla foto di loro due io porto sempre quella di Ronaldo.
Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita.
Il Milan? Ho forti timori che quest'anno rimarrà in Serie A.
L'Inter nacque da una scissione del Milan... Ecco la dimostrazione che si può fare qualcosa di importante partendo da niente!
Rejike..Rjikorr... Ma come si chiama quell'olandese lì?

4 commenti:

2garry ha detto...

Grande Pato e grandissimo il Peppino... se avesse visto Ronie segnare nel derby con la casacca rossonera avrebbe dovuto ripensare a parecchie affermazioni!!!...
Uno dei pochi interisti simpatici (anche perchè se n'è andato prima dell'era Morattopoli!)

Anonimo ha detto...

onore all avvocato alpino! E grande pato!

davids original marines ha detto...

quanto manca sto uomo

James Hetfield ha detto...

...dialo cane se el ghera el Peppino...UN UOMO UN MITO!!!...